Investire  in Serbia

Situazione politico economica

La Serbia ha un sistema economico basato sul settore produttivo e sulle esportazioni, ottimo per investire in Serbia

Lo Stato ha ancora un peso forte in molti settori dell’Economia incentiva l’investire in Serbia, continuamente

Ma il Paese sta puntando con impegno ad aumentare la propria apertura “di mercato” e l’integrazione internazionale (nel gennaio di quest’anno sono partiti i negoziati per l’adesione all’UE).

Un peso predominante hanno nel Paese gli investimenti esteri.

Attirati negli anni passati con una politica di incentivi economici pianificati dal Governo che tutt’ora fanno la parte del leone!

Altri punti di forza sono gli Accordi di libero scambio che legano la Serbia a mercati importanti, come quello Russo e Turco

Non dimentichiamo una forza lavoro qualificata e di basso costo.

Fra i punti più innovativi del sistema Serbia è, senza dubbio, da segnalare il fortissimo impegno del Paese  per snellire la burocrazia sia ne pubblico che nel privato.

Serbia e Italia

Nel 2013 l’Italia ha rafforzato la propria posizione commerciale (secondo partner commerciale nel 2012) diventando il primo partner commerciale della Serbia

  • 2,38 miliardi di dollari di beni esportati verso la Serbia
  • l’import è stato invece pari a 2,36 miliardi

L`Italia rappresenta anche il primo investitore estero in Serbia con una presenza di circa 500 aziende:

  • 20.000 persone impiegate,
  • una quota di capitale investito stimata intorno ai 2 miliardi di Euro
  • un volume d’affari di circa 2,5 miliardi di Euro.

Investire in Serbia le aziende italiane  rappresenta un’estensione della piattaforma propria produttiva.

Settori in crescita per Investire in Serbia

Fra i principali settori di attività: quello automobilistico (la Fiat rappresenta il primo investimento estero e il primo esportatore del Paese e l’1% circa del PIL serbo; la “500L” prodotta negli impianti di Kragujevac sta ottenendo ottimi riscontri sul mercato e in autunno l`impianto ha portato la produzione a regime);

  • bancario (Intesa Sanpaolo e Unicredit detengono il 25% del mercato locale);
  • assicurativo (Delta Generali e SAI-Fondiaria hanno il 45% del mercato serbo);
  • tessile (in Serbia hanno una forte presenza il Gruppo Benetton e, nel settore delle calze, Calzedonia, Pompea e Goldenlady);
  • agricolo (ci sono buone prospettive di ampliare la collaborazione nell’esportazione di macchine per l’agricoltura e il food-processing, la Ferrero si prepara ad un progetto che prevede la coltivazione in Serbia di nocciole di qualità).

 

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